Il tirocinio sui reperti protostorici: dove e che cosa?

Dal 1997 è attivo in via Larga 42 il Laboratorio Archeologico, una struttura fondata con finalità sia didattiche che scientifiche, dotato di un'attrezzatura di base e oggi considerevolmente ampliato. Qui, in sedute bisettimanali da novembre a maggio, gli studenti possono completare la loro formazione facendo esperienza diretta delle molteplici e complesse operazioni che vanno affrontate al termine di una campagna di ricerche sul terreno: viene offerta loro la possibilità di accostarsi alle principali metodologie e tecniche oggi in uso per la conservazione, l'analisi e lo studio dei manufatti pre- e protostorici; di apprendere i criteri della documentazione dello scavo e dei reperti; di esercitarsi sotto la guida di esperti nel disegno archeologico (lezioni tenute annualmente da Giuliano Merlatti), nella fotografia (lezioni teorico-pratiche di Mirco Cusin), nel restauro (lezioni teorico-pratiche di Renata Merlatti).

Attività che si svolgono nel Laboratorio. Le esercitazioni valide per il tirocinio degli studenti iscritti al corso di Conservazione dei Beni Culturali (indirizzo archeologico) – articolate in un corso per principianti e uno avanzato – comprendono: pulitura, siglatura, ricomposizione e restauro di vasi; restituzione digitale, analisi macroscopica, classificazione e inventariazione di ceramica e altri reperti; catalogazione e redazione di schede scientifiche; informatizzazione di dati di scavo e formazione di banche dati; lucidatura ed elaborazione informatica di piante e sezioni di scavo; riproduzione grafica e fotografica di manufatti; creazione di archivi fotografici; esercitazioni di scavo microstratigrafico; analisi spaziale (studi di dispersione areale di reperti); approfondimento dei processi formativi delle unità stratigrafiche; preparazione di pannelli per mostre e di pubblicazioni divulgative.

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